Che cosa è la CAT?
La Terapia Cognitiva Analitica è un approccio terapeutico di tipo collaborativo finalizzato ad esaminare le modalità di sentire le emozioni, di pensare e di agire.
Si tratta di un approccio che combina concetti di matrice cognitivista (CBT) e degli approcci psicodinamici, al fine di fornire una modalità terapeutica integrata, semplice ed efficace, adeguato ai bisogni dell’individuo e alle sue necessità di cambiamento. Si tratta di una terapia a breve che include dalle 4 alle 24 sedute. Al centro dell’approccio psicoterapeutico vi è la relazione empatica con il paziente, rispettosa e collaborativa, attraverso il quale si crea un significato condiviso fra terapeuta e paziente all’interno della relazione terapeutica.
La CAT è stata sviluppata all’inizio deli anni ‘80 da Dr. Anthony Ryle a Londra come risposta alle necessità di sostenibilità del servizio sanitario pubblico.
Le basi teoriche della CAT si fondano su:
- Concetti psicodinamici, con particolare riferimento alle teorie di Donald Winnicott
- Concetto di Zona di sviluppo prossimale (ZSP) di Lev Vigotsky
- Il concetto di “dialogo” di Mikhail Bahktin
- La teoria dei Costrutti personali di George Kelly
- Approcci cognitivi che coinvolgono le abilità di pianificazione step-by-step e la misurazione del cambiamento, l’insegnamento al paziente di abilità di automonitoraggio (“self-observation”) circa il proprio umore, i pensieri e i sintomi.
La terapia CAT ritiene prioritario:
- creare una relazione di fiducia con il terapeuta
- identificare i problemi presenti e come incidono sulla propria vita e sul proprio benessere
- la ricerca delle cause sottostanti i problemi rispetto al proprio passato
- la comprensione delle modalità apprese per fronteggiare le emozioni forti
- l’identificazione di come quegli schemi inizialmente utili possono diventare disfunzionali nel tempo
- la scoperta di vie d’uscita che possono migliorare la qualità della vita.
La CAT è ampiamente utilizzata per aiutare gli individui che hanno avuto esperienze di abuso fisico, emotivo o sessuale così come pure nei casi di trascuratezza o trauma, inclusi i casi di autolesionismo. È inoltre impiegata per persone con disturbi alimentari, problemi di dipendenza (da alcool o altre droghe), disturbi ossessivi, ansia, depressione, fobie, psicosi e disturbo bipolare.